può bastare una insufficienza, un 5 in una sola materia per decretare la bocciatura di un bambino delle elementari o di un ragazzino delle medie? L'interrogativo agita la polemica politica sul decreto scuola, mentre i Cobas protestano sotto la sede del ministero e il Partito democratico avvia la sua tre giorni di mobilitazione davanti alle scuole contro il decreto Gelmini, che sarà conclusa a Roma lunedì da Walter Veltroni.
Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini risponde iniziando da Scampia, un luogo simbolo della funzione sociale della scuola, un tour delle scuole italiane, e smentendo che il decreto introduca la bocciatura con un solo 5.
Il casus belli nasce dal quotidiano Repubblica, che spiega come il decreto preveda la bocciatura per chi non raggiunge la sufficienza in una sola materia alle medie o in una delle tre 'aree di consocenza' (letteraria, matematico-scientifica, storica-geografica) alle elementari.
Per Silvana Mura dell'Italia dei valori è un provvedimento assolutamente irrazionale che produrrà schiere di bocciati.
Mentre Giuseppe Fioroni, ministro ombra del Pd, accusa: Bocciare uno studente alle scuole elementari o medie inferiori solo perché ha un 5 in una materia è un atto che va contro la dignità dello studente e degli insegnanti.
E il ministro a Scampia, rincara la dose Giorgio Tonini del Pd, fa politica propagandistica.
Secondo il ministero invece la situazione di eventuali insufficienze allo scrutinio finale verrà risolta come già avviene oggi dalla decisione del consiglio di classe che considererà il livello complessivo di apprendimento e la maturità raggiunta dallo studente.