Spazzatura e falsità, bastano poche righe a Silvio Berlusconi per replicare, con una nota ufficiale di Palazzo Chigi a quelli che considera ormai attacchi fisiologici dettati da odio e invidia nei suoi confronti e utilizzati come strumento mediatico tramite il quale foraggiare un chiaro attacco al presidente del Consiglio, un chiaro progetto eversivo messo in atto con la connivenza della sinistra. Con l'assicurazione che non si farà condizionare da queste aggressioni nel suo impegno per il bene del Paese, Berlusconi si è ritrovato questa mattina a dover combattere una nuova battaglia il cui copione fanno presente dal suo staff gli è però ben noto.
Da un lato l'attacco personale, che affonda le proprie radici nel gossip e in verità lasciate intendere, che arriva da Bari dove, con un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Patrizia D'Addario, che è stata candidata alle ultime elezioni comunali nel capoluogo pugliese, ha confessato di aver passato una notte a Palazzo Grazioli.
A pagamento, dall'altro lato e sempre da Bari giunge l'attacco giudiziario che parte da un'inchiesta avviata su tangenti nel settore della sanità per arrivare, anche in questo caso, a festini pieni di ragazze che si sarebbero svolti nelle abitazioni del premier di Roma e della Sardegna.
Un accerchiamento che fa gridare al complotto lo staff del premier che anche tramite l'avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini in attesa di approfondire queste notizie che ci appaiono completamente sprovviste di qualsiasi connessione fattuale e logica, cerca di liberarsi dalla morsa con un'azione di contrattacco.
Guardando a Massimo D'Alema e al suo recente e sospetto viaggio a Bari.
Sarebbe una straordinaria coincidenza, osserva infatti il legale del premier, se Massimo D'Alema avesse parlato di scosse senza essere a conoscenza delle notizie sull'inchiesta dei pm di Bari.