Il processo civile è il vero presidio delle libertà economiche ed è per questo che è stata una scelta saggia mettere la riforma del processo civile al primo posto dell'agenda giustizia.
Lo ha scritto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, in un intervento pubblicato oggi dal Sole 24 Ore.
La grande lentezza dei processi civili produce effetti dannosi verso il cittadino e la qualità della sua vita quotidiana, verso il settore imprenditoriale e verso lo Stato.
Per risolvere questo problema non soltanto abbiamo toccato gli ingranaggi del processo, che vengono oliati e razionalizzati, ma abbiamo puntato a responsabilizzare tutti protagonisti del processo ha scritto il ministro.
La prima innovazione sarà l'introduzione di internet, un grande passo in direzione del fascicolo informatico e delle notifiche via email.
Il processo telematico è più veloce e meno costoso.
Per le cause più semplici ci sarà un procedimento parallelo a quello ordinario, in cui il giudice arriverà alla decisione senza formalità nell'arco di una o due udienze.
Infine la riforma prevede un filtro per i ricorsi davanti alla Corte di Cassazione che è sommersa da cause di scarso rilievo.