Berselli ribadisce di non poterlo escludere anche se precisa:Bisogna comunque capire quale sarà l'orientamento del governo visto che, per ammissione del ministro Alfano, non c'é più l'intenzione di porre la questione di fiducia e questo evidenzia il presidente della Commissione Giustizia è senz'altro un elemento di grande novità.
Bisogna poi vedere quali saranno le intenzioni del governo su eventuali ipotesi emendative, conclude ma io ritengo che fino a quando il ddl non verrà calendarizzato per l'Aula, noi avremo il tempo di approfondire per dare il nostro contributo costruttivo.
Se da parte del governo e dell'opposizione c'é la disponibilità a trovare un punto di equilibrio, di mediazione, non sarò certo io a mettermi di traverso.
Berselli, sottolinea infatti, che sul provvedimento ci sarà un confronto costruttivo e approfondito nel tentativo di arrivare tra governo e opposizione ad un punto di equilibrio, di mediazione.
Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nei giorni scorsi aveva chiamato al Quirinale il ministro della Giustizia Angelino Alfano per esprimergli alcune perplessità sul ddl intercettazioni.
A cominciare da quegli evidenti indizzi di colpevolezza necessari per mettere in condizione il Pm di poter intercettare qualcuno.